lunedì 7 settembre 2015

Italian Fast Food (1986)

Voglio premettere che "carlo pistarino" mi fa pensare ad un primo piano di due testicoli che vengono schiacciati dai talloni di un paio di timberland, sul tavolo di legno marrone scuro di una birreria -- forse quella di Lambrate.

Ero troppo piccolo per avere interesse a, e i miei genitori troppo civili per permettermi di, guardare Drive-In, uno spettacolo che non credo che abbia tanto plasmato la weltanschauung degli italiani quanto l'abbia solo ribadita.

Spero non mi confondiate per un bacchettone se dico che questo programma era fatto da incapaci per divertire incapaci. Ezio greggio, insieme ad un'altra persona che qui non menziono per rispetto della sua privacy, sono le uniche due persone viventi per le quali ho un vivo interesse a spaccare loro le ossa a mani nude.

Il film è la solita cacata di trama pretestuosa il cui unico scopo è quello di legare l'ora e mezzo di gag di drive in riproposte in un film.
Al centro la solita sessualità interrotta e pruriginosa comune alla maggioranza degli italiani.
Dite quello che cazzo vi pare ma a me questi film e i loro eredi tipo i soliti idioti fanno cacare e vorrei solo menare chi li fa.
Ci sono un paio di gag che fanno sorridere ma il resto è dilettanza allo sbaraglio.
La cosa che disturba di più, dopo aver fatto il callo alla mancanza di umorismo e di talento, è la colonna sonora fatta di musiche celebri dell'epoca taroccate.
In fin dei conti, ragazzi, che volete farci: milano è piena di terroni.