mercoledì 21 dicembre 2016

Network (1976)

Bel film, in certi momenti un po' moralista

C'è la Danauei

domenica 6 novembre 2016

Modern Family (2009), alcuni episodi della I e II stagione

Ho sempre coltivato la convinzione di essere una persona fuori dalle righe, e di essere immune alle trappole dei meccanismi consumistici. Eppure devo ammettere che la moglie colombiana del padre della moglie della famiglia normale, che la figlia della famiglia normale io me le scoperei fino a che non mi esce il sangue dal pisellino, come del resto successe a Denni quella volta che andò a fare lo scout e la mamma lo raccontò al giudice. E io scommetto che a Christopher Lloyd (non è Doc) e Steven Levitan, ideatori della serie, quando si sono scopati entrambe (colombiana e 15enne di cui sopra) per determinare la loro elegibilità nel cast, forse sono apparso loro io in sogno come archetipo del telespettatore.

mercoledì 5 ottobre 2016

The Swedish Theory of Love (2015)

Penso che sia possibile estendere a questo film l'acuta analisi che Fabrizio Corona fece del precedente lavoro del regista Eric Gandini:


domenica 18 settembre 2016

Office Space (1999)

Carino, sarebbe bello andare in ufficio e fare paro paro; e non contenti scoparsi pure quella del bar di sotto1 (anche se a me jennifer aniston mi fa pensare più ad una paesana zitella che ti è mezza parente che a un possibile obiettivo sessuale, chiamatemi frocio ma così è), essere addirittura promossi e poi vedere il posto di lavoro andare in fiamme. Ma una serie di sketch non fanno un film bello, e alla fine ci si rompe un po' il cazzo. Secondo me era un tentativo di fare un Clerks per i software developers. Era il 1999, quando ancora le cose funzionavano a cazzo. Poi nel 2006 era tutto perfetto, e mo è uguale al 1999 dopo tanti, tanti sacchi di carbone andati in fumo. Ah: chi l'ha fatto è quello di Beavis & Butt-head

1O alternativamente quella del cinema

martedì 13 settembre 2016

In the Heat of the Night (1967)

Dopo tutti questi film di merda che mi sono visto negli ultimi mesi finalmente ne ho beccato uno bello.

sabato 3 settembre 2016

Трудно быть богом (2013)

Questo è il remake, o meglio una nuova interpretazione cinematografica della novella omonima di cui avevo parlato in questo post. Voglio essere sincero: questo film dura 3 ore ed è una palla che non si capisce un cazzo. Se non avessi visto il film dell'89 o non mi fossi letto la descrizione su wikipedia non ci avrei capito un cazzo.
Però ha il grande pregio di essere un'opera d'arte; un medioevo zozzissimo di gente che smorciola, è deforme e si ammazza senza pietà. Secondo me vale la pena vederlo. A parte gli aspetti scabrosi, la visuale è molto spesso claustrofobica, sempre piena di roba e di gente (ricorda questo quadro senza cristo ma con un mascolinissimo signore che ammazza tutti). Per questo credo che meriti. Parlano continuamente, si sente sempre gente urlare o sbiascicare cose paesanissime

gli abbiamo dato sotto co wikipedia, eh?

venerdì 26 agosto 2016

Es ist nicht leicht ein Gott zu sein (1989)

Che firm der cazzo, ma l'idea era bella. Hanno fatto un remake da poco

Me lo so visto in russo so stato due ore a spugnettare coi sottotitoli tarocchi

Hanno fatto fare bocchini

domenica 21 agosto 2016

Inside Out (2015)

Finivo bel-bello di dire a Gabriele Bucchino quanto io apprezzassi i film della Pixar, che lui mi rispondeva che a lui facevano "cacare sangue" (sic.nelculo).

L'entusiasmo veniva dal fatto che la sera stessa avevo pianificato, con la stessa diabolica attitudine di uno studente universitario ciociaro o calabrese di ingegneria alla Sapienza che ha coartato una sua simile a "vedere un film" nella sua stanzetta in triplo subaffitto a Largo Preneste, di vedermi Inside Out.

Il film è prevedibile e eccetto per due o tre cose che fanno ridere (e che però vengono abusate riproponendole nel film, quasi una ammissione di malafede) te lo vedi pensando "ma quando è che succede qualcosa di inaspettato?". E poi finisce.

Basta. Che due coglioni scrivere di film su internet nel 2016. Posso capire se lo facevamo nel 2000 ma adesso non ha senso.

lunedì 6 giugno 2016

The Loneliest Planet (2011)

Gael Garcia Bernal è un attore perennemente unto e sospetto sudato e che odora di genitali trascurati.
 Nonostante questo mi è simpatico e credo che abbia delle qualità oltre a quelle che ho citato, ma sicuramente non nell'ambito del cinema, perché tanto gira e gira interpreta sempre lo stesso personaggio che ad un certo punto fa il simpaticone coi bambini e con qualche ragazza. È una figura rassicurante: avete presente quando avevate tra i 20 e i 30 anni, andavate alle feste, e arrivava quel vostro amico che aveva successo con le ragazze? Una figura rassicurante, come dicevo: quando arriva stai sicuro che, pe te, de scopà se ne riparla tipo tra 10 anni.

In questo film interpreta uno che sta facendo un viaggio in Caucaso, in Georgia, con una fidanzata o non ho capito bene. È un film che risulta essere compatibile con una tecnica da me precedentemente sperimentata per l'analisi efficace dei film di merda. Premendo la freccetta in 4 minuti risparmi l'ora e 40 minuti che avresti buttato vedendo questo film. Questi film intellettualoidi mi fanno incazzare perché con le loro pretenziose camere fisse panoramiche vogliono nascondere la completa incapacità di sviluppare un intreccio avvincente; una cosa molto fastidiosa che ho visto è la razzistissima presunzione con cui usi e costumi dei locali vengono rappresentati; e poi qua e la la classica scena di sesso che secondo me ha lo scopo pratico di evitare l'ammutinamento del cast durante le riprese.

Evitatelo come la peste, birboni

sabato 21 maggio 2016

Black Merda (1970)

Inizia con questo post la recensione di dischi, che l'esimio collega Sederico Fallini rimanda ormai da troppo tempo. In effetti c'è stata una puntatina in altri lidi, ma niente di serio.

Allora recensisco oggi il bel disco omonimo d'esordio dei Black Merda, che, in quanto merda, non poteva essere di altra etichetta se non la Chess Records (ue uaglio' vir ch si fatt).

È il debutto di questa band di Detroit Miccigan, che non è famosa solo per le Pontiac larghe come la fessadimammeta, per le vacche di chi scappa dalla città come Billy Christal, per un famoso supereroe robotico calottato che si occupa di big data, ma anche perché luogo di residenza delle esigue speranze di chi vorrebbe scopare e che si appresta a fare un viaggio overseas per acchittare questa cosa, in totale sprezzo del pericolo, col suo modello di pornostar devota che esiste solo in testa a lui (come il brano conclusivo di un famoso LP di Battisti...). In quello stesso brano era citata la Dunaway, che speriamo non sia l'ultima creazione della FCA (che Dio la benedca).

A proposito di fca. Di solito la musica negra ha a che fare con la fica, specialmente quella un po' funky degli anni '70. Non so se avete presente quei film degli anni '70 un po' a luce rossa dove si vedono quei cazzoni pelosi con la capigliatura tipo Cuadrado che si srotolano tipo lingua di menelik emettendo anche il caratteristico suono tipo trombetta, e le fiche ancora più pelose che certe volte fanno la robiola Osella. Fammi vedere la tua osella! La particolarità di questo disco, invece, che si inserisce appieno nell'alveo culturale sopracitato, è che è proprio ficarepellente. A parte episodi così felici (come "Over and over") che ti aspetti che ti esca Rodolfo dalla patta dei pantaloni che ti inizi a rassicurare, coi suoi baffoni alla Roberto da Crema, che il disco te lo devi accattare. E poi te lo mette in mano (il disco) e ti prende le mani dalle sue (non so se avete capito vi rimando alla Fig. 1).

Fig. 1: ecco, su per giù così. "Senti a me, questo tu non ti devi fare domande, te lo devi prendere e portare via, e poi ti ricorderai di Rodolfo".

Ma poi dico io, un assolo lungo impietoso, ripetitivo e scazzatissimo, che mi fa proprio pensare a un lungo cazzo negro che non si alza nemmeno se ci mette mano Sasha Grey. Va beh che all'epoca c'erano slowhand Clapton e Jimi Hendrix, però il chitarrista dei Black Perroni (che si chiama Anthony Hopkins, e tutti si aspetterebbero un gentleman del Sussex, e invece è un negrone coi dreadlocks ai peli del culo) rompe troppo i coglioni.

Da segnalare anche altri momenti di disagio estremo, tipo la opening track "Prophet", che a confronto la mitica Battle-Cock (Sederico sa di cosa parlo) è celestiale.

"Ashamed", ad esempio, è quel brano che ce lo saremmo aspettato da Jimi Hendrix se solo ai giorni nostri fosse un poco meno morto, magari pensionato. E infatti, proprio per evitare di ascoltare tale capolavoro, il Maestro morì qualche mese prima della pubblicazione dell'album.

Insomma questa black merda non so dirvi bene come si colloca nella scala di Bristol (direi tipo tra il 6 e il 7). E niente per festeggiare oggi questa recensione mi sono anche cacato sotto.

Apprendiamo che il batterista dei Black Merda ha avuto il buon gusto di morire nel 2004 (cancro?) prima della inutile reunion dell'anno seguente. Comunque quando prendiamo la macchina del tempo e andiamo a Codigoro armati di catene, ricordiamoci di lasciarci abbastanza carburante per andare in Michigan sul finire degli anni '70, per fare due chiacchiere con questi grandi figli Detroit.

lunedì 2 maggio 2016

Tootsie (1982)

Un film profetico che anticipa i fatti del genocidio Rwandese. Dustin Hoffman interpreta uno con la nasca che vive con Jeff Slater (Bill Murray), teneronissimo (ma un po' marginale stavolta) newyorchese d'ordinanza. Sandy è amica di quello con la nasca e scopano una volta, per sbaglio, ma lui successivamente si nega perché ha trovato lavoro come Tutsi e non vuole che si sappia che è Tutsi. Tutsi arriva sulla scena palpando la generale incompetenza dell'ambientino che si è trovato, e salire agli onori della cronaca diventa per lei un gioco da ragazzi. C'è addirittura una scena dove diventa un robot americano che marcia davanti alle strisce fa il segno dell'attenti, guardandoci sorridendo. Julie (Jessica Lange) è una attricetta che ha una avventuretta col capo di Tutsi; Julie convince tutsi a andare in campagna, in provincia di Ferrara, da quel paesano del padre di Julie che, essendo pansessuale, alberga pensieri luridi nei confronti di tutsi. L'agguato non riesce e tornano sul teatro principale di guerra, ma il rapporto si è incrinato. Davanti alla possibilità di proseguire l'attività tutsi per un altro anno, quello con la nasca preferisce rinnegare la sua tutsità sorprendendo tutti gli altri.

I commenti

sabato 9 aprile 2016

Shutter Island (2010)

Un thriller psicologico: l'isola dove ti chiudono i coglioni nel portone, con un suono riverberato e conseguenti urla nell'oscurità

Molti me ne avevano parlato bene, ma non mi ha molto entusiasmato. A dire la verità mi pare fatto mezzo a cazzo.

Ah c'è anche Emily Mortimer, per dire

domenica 20 marzo 2016

Hail, Caesar! (2016)

Purtroppo si nota che è stato un film in fieri per 10 anni, mi pare di aver letto. Questo significa che sembra una sequenza di scenette debolmente legate tra di loro (ma non come nella precedente recensione). Nonostante tutto è divertente. Oh poi che sorca Scarlett Johansson

La serie "Girls"

A me le serie televisive fanno cacare, e faranno sempre cacare.

C'è una cicciona della elite newyorkese salita agli onori della cronaca.

Pe me è solo una che non ha alcuna idea originale per fare una serie. La serie è una, infatti, serie di scenette di gente che scopa in circostanze improbabili e poi sbroccano e poi urlano e usano espressioni tipo "I just can't".

A stringere, l'unico contributo che questa serie ha avuto è che quella è cicciona, quindi la solita "trasgressione" artefatta per attirare l'attenzione.

Ora dico una cosa da commentatore cattolico di merda: In un certo senso chi trasgredisce sapendo di trasgredire è più bigotto di quelli che vorrebbe scandalizzare.

A me comunque non ha scandalizzato, ma ha molto più umilmente scassato le palle a furia di urla e di i just can't

sabato 13 febbraio 2016

Il mio nome è Nessuno (1973)

La musica è molto bella ma il film è una cacata sopravvalutata, con una storia difficile da seguire a causa di 1) dialoghi inconsequenziali poco curati che mi hanno ricordato The Lady di Lory del Santo 2) la poca verosimiglianza della storia che viene raccontata. E su, ma che cazzo significa che terence hill vuole fare entrare quello nei libri di storia, e dai.

Il film è un' altra di quelle icone nazionali che godono di fama immeritata.


giovedì 4 febbraio 2016

Trilogia de "Amici Miei" 19(75|82|85)

Il primo me lo vidi anni fa, quando morì monnicelli*, per puro conformismo. Strappava qualche sorriso, ma allora ero meno scafato di oggi.
 Amici miei due l'ho visto oggi e l'unica cosa degna di nota è la sisa di domiziana giordano, sì, quella di nostalghia di tarkovski.
Di Amici miei tre non ce l'ho fatta a vederne più di 20 minuti. Notevolmente invecchiati tutti, anche se solo a distanza di 3 anni dal secondo capitolo, anche se sospetto che il secondo capitolo fosse una rimasticatura della roba fatta per il primo; ora mi sono rotto il cazzo anche di scriverne. Ciao e buonanotte.

*"cello" significa cazzo in sabina, e "cella" fregna. Di conseguenza "celli" deve significare "cazzi". "Mona" significa vagina in veneto; "Moni" non significa un cazzo, ma noi conoscemmo un Monni il cui intervento fece chiudere la nostra mailing list circa 3000 anni fa e perciò io lo considero un coglione. Quindi monnicelli significa coglionecazzi.

venerdì 15 gennaio 2016

Primer (2004)

Se la vostra più grande aspirazione è andare a lavorare a Google, o imparare a memoria n cifre dopo la virgola di π, o risolvere il cubo di rubik mentre vi pulite il culo con la mano che esegue l'operazione, questo è il film per voi. Il resto di noi può continuare la propria vita, mantenendo immutato il disprezzo, la ripugnanza e, se siete fortunati, la pietà che proviamo nei vostri confronti.

lunedì 11 gennaio 2016

Minority Report (2002)

Minority Report è un film del 2002 diretto da Steven Spielberg e avente come protagonista Tom Cruise. La trama è molto semplice e lineare, ed è ambientata in un anonimo paesino del Delta del Po, nel futuro.

La polizia di quel paese ha cancellato qualsiasi traccia di evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato tramite il fenomeno dei finti invalidi, grazie all'impiego di poderose forze di pre-crimine, armate di pesanti catene arrugginite, che fanno il bello e il cattivo tempo per le strade del paesino.

In questo modo non viene punito il fatto (che non avviene), bensì l'intenzione di compierlo e che porterebbe a concretizzarlo: è un sistema delicato, osteggiato da molti, che però sembra funzionare senza intoppi. Almeno questo è quello che pensa il capitano Leopold Eena, responsabile della sezione Precrimine. Impeccabile sul lavoro, nella vita privata, Leopold è invece dedito all'uso di droghe preconfezionate di marca Befrost, per superare il trauma della perdita del figlio e dell'amata Brunella.

Il sistema Precrimine sta per essere utilizzato su scala regionale, ma si deve prima dimostrare che sia assolutamente perfetto. Per questo motivo viene inviato sul posto l'ispettore dell'INPS, alla ricerca di eventuali difetti del sistema. Leopold, sotto consiglio di suo Fratello, che lavora in Regione, fa buon viso a cattivo gioco, ma durante la visita dell'ispettore entra accidentalmente in contatto con una dei tre Precog, Ramona, che gli chiede se "riesce a intostare"; la Precog proietta delle immagini poco chiare riguardanti un tipo, chiamato Lung, che ha fregato l'eredità della zia di Leopold, furto già sventato dalla Precrimine ed il cui artefice è già sotto chiave. Cercando di fare luce sulla faccenda, Leopold si accorge non solo che la "vittima" del furto se la intendeva col ladro, ma che addirittura gli ha lasciato tutto in eredità, ben 9 milioni di dollari, di cui 1 è già stato consumato in cause legali.

Nei giorni a seguire, Leopold, senza avere ancora colto il perché di quell'episodio, fa un'inquietante scoperta: il prossimo pestaggio con catene architettato dai Precog verrà commesso proprio su di lui. Non conoscendone il motivo, Leopold si convince di essere preda di una macchinazione ordita dall'INPS e dalle Poste per sabotare il sistema, e si dà alla fuga mettendosi in cerca della suo amico, chiamato confidenzialmente Poteri della Minchia.

Braccato dagli agenti della Precrimine, Leopold si reca dalla perita informatica che ha scritto i software del sistema ed ha contribuito a creare i Precog: si scopre che tutti gli abitanti del luogo sono in realtà tossicomani dipendenti di una fantomatica droga che ha causato nei bambini gravi disturbi psichici, e che in un modo o in un altro evadono le tasse o ignorano le ingiunzioni di pagamento della Società Autostrade e di Equitalia; nonostante queste inculate difese con una gran dose di faccia di culo, tutti i coinvolti in questa operazione senza ritegno, sono ora dotati di capacità precognitive eccezionali. Leopold chiede alla donna, che è dolce nel cuore, se sia possibile falsificare una previsione. La donna gli rivela che il sistema è infallibile ed infalsificabile, a differenza delle cartelle cliniche di Leopold, tuttavia le previsioni dei tre Precog non sempre coincidono: di rado può capitare che la Precog più dotata, Gabrielle (23 cm sotto la doccia), veda l'evasione fiscale in modo diverso dagli altri due. Tale versione prende il nome di "rapporto di minoranza", ed è un rapporto che l'ospedale del delta del Po consegna all'INPS, con l'elenco degli aventi diritto della pensione. Tale rapporto non viene mai registrato perché, seppure sia affetto da un difetto trascurabile, potrebbe mettere in dubbio l'infallibilità del sistema pensionistico. La donna dagli strani occhi a palla consiglia a Leopold di scaricare questo rapporto di minoranza dall'unico posto dove sia registrato, negli archivi segreti dell'esperimento 789, per vedere se c'è qualche possibilità che l'inculata per prendere la pensione di invalidità non avvenga.

L'ex lottatore greco-romano, dopo essersi fatto faticosamente trapiantare i coglioni, dopo esserseli schiacciati sulla tavoletta del cesso, si infiltra alla Pizzeria la Loggia e dopo essere riuscito a rapire il pizzaiolo, lo porta da un suo conoscente hacker affinché si colleghi alla banca dati dell'INPS e scambi  i dati contributivi dei due. Tuttavia Leopold apprende con rammarico che i suoi contributi, in questo caso, non esistono: non ha mai fatto un cazzo in vita sua. Indagando nel database, cerca di far luce anche sul misterioso caso di una donna scomparsa, di nome Donatella, il cui omicidio è stato sventato.

Braccato con le catene dai suoi ex camerati, Leopold si dà alla fuga e, ricollegando passo passo la visione che lo vede truffatore della pensione, riesce a trovare Poteri della Minchia, che gli dà un passaggio in macchina. Arrivato insieme a Ramona nella sua camera d'albergo, scopre che Ramona è un trans che lo ha ricattato facendolo spogliare in webcam; tutto fa pensare che Leopold sia un pedofilo che si cialda davanti alla webcam su internet all'insaputa della madre. A questo punto Leopold decide di cambiare il destino che lo vede come carnefice e non si cialda, e, scappando con Ramona, si rifugia nel Cuore della Sua Piccola Casa. Qui Leopold comincia ad intuire che il complotto è correlato alla sua attività di Apologeta Cattolico e anche Fascista; tuttavia prima che ulteriori chiarimenti possano essere fatti, la Precrimine irrompe nell'abitazione, brandendo anche, stranamente, degli ombrelloni. Leopold viene malmenato, arrestato e inviato all'ospedale di Modena.

Un impiegato dell'INPS, intanto, scopre che il tutto è stato costruito a regola d'arte per incastrare Leopold e, impossessatosi della cartella clinica dell'esperimento 789, comincia a collegarlo al complotto ai danni di Leopold. L'impiegato arriva a sospettare qualcuno ai vertici della Precrimine, uno dei pochi capaci di accedere ai tre Precog e alla banca dati in cui sono memorizzati dati delle pensioni di invalidità. Gli operatori si erano abituati a riconoscere tutti i vari "falsi allarmi", dovuti a possibili truffe, sulle quali bisognava ancora intervenire. Ma se qualcuno commettesse una truffa in modo assolutamente identico a una appena prevenuta, nel momento in cui questa viene sognata dai Precog, gli operatori, credendo di trovarsi di fronte a un sogno ripetuto, non la considererebbero. Essendo stato scoperto, il cattivone Lung uccide l'impiegato dell'INPS e questo omicidio non viene previsto né sventato: i Precog infatti hanno visioni solo se sono tutti e tre collegati insieme, mentre l'impiegato dell'INPS viene ucciso quando Ramona è ancora con Leopold, nel cuore della piccola casa. Lung si pulisce il pesce sulla scena del delitto ma, dato che si trovavano tracce di ovuli schizzati, l'omicidio viene associato a Leopold.

Alla conferenza stampa indetta dalla Precrimine per annunciare l'estensione a scala regionale, Donatella visita Lung e gli chiede conto dei suoi misfatti; lui in origine nega, ma dopo aver chiesto un chiarimento, involontariamente rivela di sapere che Leopold ha un moncherino al posto del piede, informazione mai rivelata dalla donna durante il loro dialogo, facendole intuire che lui sappia più di quanto voglia far intendere. Donatella va all'ospedale di Modena e, dopo aver minacciato l'infermiera rumena con una pistola, fa uscire Leopold e gli racconta ciò che ha scoperto. Leopold finalmente capisce ogni cosa e chiama Lung in quel mentre, facendo proiettare da Poteri della Minchia, sullo schermo della conferenza, i suoi piedi piumati di pulcino. Lung, con le spalle al muro, si suicida, cambiando la visione dei Precog, i quali avevano invece predetto l'uccisione di Leopold per mano di Lung, e la Precrimine viene smantellata.

Il film chiude con l'immagine dei tre Precog che vivono serenamente in una casa lontanissima dalla civiltà e da altre menti umane con Poteri, precisamente a Terni, e Leopold Eena che su skype, con la webcam accesa, intosta davanti a una negra della Costa d'Avorio, che poi lo ricatta chiedendogli 12500 euro.

Fabi Silvestri Gazzè - L'amore non esiste (2014)




Ma esistiamo io e te / è la nostra ribellione alla statistica.
Ti voglio vedere io a te quando la statistica riguarda una qualsiasi delle neoplasie der bucio der culo. Come disse Vittorio Sgarbi:
Ho ricevuto nel corso dei mesi [...] una infinita quantità di telefonate il cui tenore era molto pittoresco, del genere 'che ti venga un cancro nel culo e in gola e che tu muoia'...

venerdì 8 gennaio 2016

About Schmidt (2002)

Non so perché ma il nome mi fa pensare allo sketch dei fichi d'india "Amici ahrahrahra", non so per quale oscura associazione che ha a che vedere con timide ed innocenti gangbangs.

Sarà il per il nome Schmidt che è di chiare origini teutoniche, e questa ultima osservazione, che si proponeva di spiegare le precedenti associazioni, nella sua ermeticità rende anch'essa tutto ancora più difficile da interpretare ai non addetti ai lavori (da eseguire armati di seghe e raspe).

Il cinema è un'arte fina e non a molti è concesso comprenderne le molteplici sfaccettature da cazzo.

A parte le cazzate, il film parla di un uomo che va in pensione; tale evento segna la stura dei liquami esistenziali che fino ad allora erano stati sigillati a tenuta stagna dalla costruzione della carriera. Non è raccontato in stile anche i ricchi piangono: il pensionato è uno che lavora nel ramo assicurativo, ha raggiunto livelli alti ma non alti abbastanza da evitargli di diventare un uomo invisibile alla fine del contratto.

Tolte le preoccupazioni aziendali, il povero Schmidt si ritrova essere un analfabeta della vita; non sa cosa fare, si sente inutile, non vuole capire che la figlia ha una vita sua e vorrebbe avere ancora controllo su di essa.

Vorrebbe anche scopare, ma come e quando dice lui.
I rimpianti si ammucchiano e gli rendono il tardo autunno ed inverno della sua vita un inferno, tra ipocrisie obbligate ed ire soffocate.

Credo che sia un bel film perché fa riflettere sulla tarda maturità e vecchiaia, e su quali possano essere gli stati d'animo a cui si va incontro in quella età, ma credo che la seconda metà sia meno avvincente della prima -- acquisendo tuttavia toni da commedia, quindi perlomeno lascia un po' di divertimento.

ma stavo pensando: l'hanno mai fatto un cinepanettone con una gag dove sborrano nel panettone e se lo mangiano?