Finivo bel-bello di dire a Gabriele Bucchino quanto io apprezzassi i film della Pixar, che lui mi rispondeva che a lui facevano "cacare sangue" (sic.nelculo).
L'entusiasmo veniva dal fatto che la sera stessa avevo pianificato, con la stessa diabolica attitudine di uno studente universitario ciociaro o calabrese di ingegneria alla Sapienza che ha coartato una sua simile a "vedere un film" nella sua stanzetta in triplo subaffitto a Largo Preneste, di vedermi Inside Out.
Il film è prevedibile e eccetto per due o tre cose che fanno ridere (e che però vengono abusate riproponendole nel film, quasi una ammissione di malafede) te lo vedi pensando "ma quando è che succede qualcosa di inaspettato?". E poi finisce.
Basta. Che due coglioni scrivere di film su internet nel 2016. Posso capire se lo facevamo nel 2000 ma adesso non ha senso.
L'entusiasmo veniva dal fatto che la sera stessa avevo pianificato, con la stessa diabolica attitudine di uno studente universitario ciociaro o calabrese di ingegneria alla Sapienza che ha coartato una sua simile a "vedere un film" nella sua stanzetta in triplo subaffitto a Largo Preneste, di vedermi Inside Out.
Il film è prevedibile e eccetto per due o tre cose che fanno ridere (e che però vengono abusate riproponendole nel film, quasi una ammissione di malafede) te lo vedi pensando "ma quando è che succede qualcosa di inaspettato?". E poi finisce.
Basta. Che due coglioni scrivere di film su internet nel 2016. Posso capire se lo facevamo nel 2000 ma adesso non ha senso.
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