martedì 4 agosto 2015

Kynodontas

Una palla tremenda.
La storia parla di una famiglia greca che ha segregato i propri figli per decenni.
Quindi si comportano come bambini.
Un regista e uno sceneggiatore bravi avrebbero, come spesso notato in questo blog, potuto scrivere un film molto bello a partire da questa idea.
Ma qui stiamo parlando di un film portato a Cannes da qualcosa che sembra essere l'omologo tessalonicese della pro-loco di Viterbo o Rieti o qualsiasi altro comune compreso dalle loro province.
Avete presente quelle rappresentazioni teatrali dove non esiste trama, gli attori sono tutti mezzi zeccoidi, e fanno quegli scatti epilettici per svegliare il pubblico? quelle urla inconsulte tipo "LASCIAMI IN PACE!" e poi fanno tipo i bambini?
Che spesso dicono che le loro rappresentazioni sono ispirate a qualche produzione letteraria inclusa in un programma scolastico di liceo classico di provincia?
Impacchettando tutta questa merda si ottiene questo film.

La cosa che mi fa innervosire di più è che gli autori, coscienti della carenza narrativa, hanno pensato bene di metterci scene di leccaggio fica, scene di scopate, scene di film porno riprese da un crt, scene di Corpi Nudi per riappropriarsi di quello che la società delle imposizioni blablablablalbablablabla

Regà, è semplice: ce sta chi i film li sa fa, e chi non ci capisce un cazzo

Nessun commento:

Posta un commento