martedì 21 aprile 2015

Storia di Piera (1983)

Marco Ferreri mi aveva illuso con il tuttavia decente film La Grande Bouffe, un film che avrebbe dovuto durare meno.

Questi registi cult hanno in sostanza avuto successo perché esponevano degli aspetti pruriginosi di cui in paesi come Italia e Francia il culturame dei miei coglioni va pazzo.

Ho sempre avuto l'impressione che la classe intellettuale di questi paesi sia il prodotto combinato delle seguenti cause, buttate giù di getto quindi non ho  alcuna pretesa di essere completo o corretto:1

1) mentalità cattolica
  esiste ed è unica una autorità che decide quello che è bene e quello che è male; questo fa sì che la gente che ha studiato in questi paesi consideri le proprie OPINIONI come insindacabili, ed ogni tentativo altrui di manifestare le proprie OPINIONI una azione vergognosa. Non esiste alcuna seria e razionale disamina di quello in cui si crede.

2) uno stato con una forte burocrazia
  che causa la tendenza alle fallacie e in generale l'ambiguità nei ragionamenti
  in particolare, l'uso di un linguaggio volutamente complicato con molte inutili perifrasi col solo scopo di intimidire gli interlocutori -- andatevi a leggere i volantini dei vari gruppi anarchici/femministi/quelli che mettono le * per indicare entrambi i sessi, capirete cosa intendo

Nella sostanza le stesse dinamiche di gente che cerca di imporre le proprie ragioni con argomenti ad auctoritatem e in generale senza basi razionali le ritrovi anche in altri posti di merda (tipo i paesi mussulmani o quelli ortodossi).

Ho sprecato il vostro tempo fino a qui per cercare di farmi capire: questo insistere su temi pruriginosi, con l'aiuto di immagini surrealiste a pararsi il culo, è una sorta di ribellione verso questo tipo di cultura imposta etc etc.
Io personalmente credo che sia soltanto la reazione teenageriale di gente che, rendendosi conto di non avere idee, tira le leve della provocazione. Mi fa un po' innervosire che questo poi sia forzatamente interpretato come un gesto eroico, quando invece secondo me genera solo autoreferenzialismo.
Perlomeno quei registi hanno avuto il merito di essere stati i primi a fare certe cose.

Arriviamo al film. Voi che pensereste se vi proponessi di vedere un film (auto)biografico -- visto che l'ha scritta lei la sceneggiatura -- di una attrice che all'epoca del film aveva 44 anni?
Che parla di una madre mezza ninfomane e matta (vero protagonista del film) tipo a sabaudia che va in giro a puttaneggiare?
E poi quando diventa adolescente puttaneggia pure la figlia?
E quindi la mamma inizia a odiare la figlia perché la figlia fa i pompini e lei no?
Ed è tutto un susseguirsi di cazzate da matti, senza essere né divertente, né creare aspettative, NIENTE!
Che cazzo pensereste se il titolo vi viene presentato così?:


che è, un sussidiario adottato in qualche scuola elementare di paese in provincia di Rieti o Viterbo!?
Ve lo dico io cosa dovreste pensare: vi dovreste preparare a un'ora e 42 minuti  di pollice svogliato che scorre sullo smartphone, col film in sottofondo.

Io non capisco perché così tante persone abbiano pensato all'epoca che la storia di questa Piera degli Esposti potesse essere interessante. Il fatto che la stessa Degli Esposti fosse in combutta, e che anzi sospetto si sia pure sbattuta non poco per raccontare al mondo la sua scialba vita del cazzo, mi fa innervosire ancora di più e dà secondo me proprio l'idea di come questi personaggi concordino con la mia analisi del cazzo fatta all'inizio del post.  

Assioma di Piera: la Storia di Piera è interessante.
Una co la madre matta che fa la mignotta. Du coioni! Regà 1983, ma quanti cazzo di film belli erano già usciti fino ad allora?! Non se li erano visti? Ma chi cazzo ci ha messo i soldi? E questo autoreferenzialismo? Quella è la cosa più insopportabile.

Continuo a pensare che film come Ritorno al Futuro  I e II abbiano molto più valore di molta filmografia impegnata, altro che cazzi! Lì della gente seria s'è seduta e s'è messa a ragionare se come cazzo si fa un film fatto bene! Piglia antonioni: NA MERDA! fortuna che è morto! blow-sto-cazzo!

Ma sti registi se lo so mai visto ritorno al futuro? Mi piacerebbe vedere la loro reazione: noia? disprezzo? rosicata infinita? oppure infarto, per aver visto una cosa così avvincente? Oppure una onesta autoanalisi, da cui scaturisca l'impulso per una ancora più onesta iscrizione alle liste di collocamento?

Comunque poi ferreri è morto d'infarto a parigi, forse per aver visto ritorno al futuro.
Evitatelo come l'herpes genitale!

1Sono in disaccordo con la lettura sempre di moda negli scorsi decenni, corrispondente alla formula magica "L'egemonia culturale della sinistra", secondo me è solo una questione di forma -- spiegatemi come cazzo sarebbe stato possibile dopo la seconda guerra mondiale che qualcuno si rimettesse a fare il fascio? E ⇑, no

1 commento:

  1. Poi la famiglia Degli Esposti è finita abbastanza male nel mondo dell'investigazione privata, a soddisfare le preoccupazioni pruriginose di certi genitori iraniani.

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