lunedì 16 giugno 2014

Watchmen

Questo è come non vanno fatti i film di fantascienza.
La solita zaganella supereroistica dei supereroi che poverini sono vittime dei normali.

Ogni azione criminale è giustificata se a farla sono un paio di gay super-intelligenti che parlano ostentando calma; uno ha il pisello sempre di fuori ed è blu, l'altro è un omosessuale raffinatissimo.

Tra l'altro sono riusciti, nonostante il dispendio di effetti speciali e scene porno softcore tipo T9, a fare un film di una pallosità esacerbante.

Sono almeno 30 anni che cercano di propinare le infantilità dei fumetti supereroistici e di tutte le loro reincarnazioni artistiche come profondi ritratti psicologici e sociali. Bill Watterson in Calvin e Hobbes commenta ogni tanto in maniera molto arguta questo falso intellettualismo di cui si è travestito il consumismo più adolescenziale.

Ho fatto veramente fatica a finirlo di vedere. La stessa notte vidi Stalker di Tarkovski per la prima volta che invece è un film serio e nonostante il ritmo tipico del film d'autore mi ha incollato allo schermo fino alle 4. Il giorno dopo al lavoro mi commuovevo a ripensare a quella scena dove si addormentano e si vedono quegli oggetti immersi e parte la musica, oppure alla scena dove mettono in moto il carretto sulla rotaia e il rumore del carretto diventa colonna sonora.

Pensate che merda Watchmen: un film talmente brutto che quando lo recensisco preferisco parlare di un altro film. Un consiglio: se volete vedere Watchmen, guardatevi Stalker che è meglio.

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